Acerno

Natura e gusto

Il nostro laboratorio si trova ad Acerno, piccolo comune situato su di un altipiano dei Monti Picentini a 750 metri di altitudine, nell’entroterra della provincia di Salerno. Nel suo territorio, al centro del Parco Regionale dei Monti Picentini e adiacente all’ Oasi WWF del Monte Polveracchio, nascono ruscelli e fiumi che le hanno procurato l’appellativo di città delle cento acque. Le produzioni di castagne, formaggi, fragoline di bosco, funghi, tartufi neri, origano e cacciagione sono abbondanti e le danno fama di luogo di salubrità e sapori.

Un luogo la cui amenità, apprezzata in tutto il territorio circostante, ci proponiamo di poter descrivere col gusto dei nostri prodotti.

I sapori della nostra tradizione

Chi viene ad Acerno non lo fa solo per l’aria tersa, i boschi ombrosi e le acque cristalline: la natura ci regala anche tanti tesori per il palato che nel tempo abbiamo imparato a trasformare in prodotti rinomati.

Castagne

Oltre mille ettari di castagneti
e numerosi castagni secolari.

Tartufo nero

Quello estivo ma soprattutto il piú pregiato invernale, Tuber melanosporum

Funghi

Non solo porcini: chiodini, spinaroli, ovoli, spugnole, gallinacci, mazze da tamburo…

Latticini

Prodotti quotidianamente dai caseifici
ma anche da produttori artigianali.

Fragoline di bosco

Dalla caratteristica forma sferica,
crescono spontanee nel sottobosco.

Cacciagione

Prima fra tutte il cinghiale,
esaltato in primi e secondi piatti.

La matassa

Un formato di pasta antichissimo, tipico della regione irpina, che anche ad Acerno viene prodotto tradizionalmente nelle case con una tecnica di preparazione tramandata nelle famiglie e che richiede necessariamente la lavorazione a mano.

Le cento acque

L’acqua che sgorga dalle sorgenti acernesi del fiume Àusino alimenta sin dalla sua costruzione l’ omonimo acquedotto, che serve Salerno e altri comuni, e ha contribuito a diffondere il nome di Acerno come sinonimo di salubrità.

A esse si affiancano decine di altre sorgenti e polle, le cui acque sono apprezzate tanto dai paesani quanto dai forestieri, che giungono fin qui per rifornirsene preferendola a quella del proprio acquedotto e a quelle commerciali.