Paste ripiene
Per preservare il colore della pasta e la consistenza dei ripieni delicati delle paste fresche ripiene abbiamo scelto la surgelazione. L’azione dell’abbattitore immediatamente dopo la produzione permette di conservare il prodotto per molti mesi senza la necessità di alcun tipo di conservante né di processi di precottura. Per cucinarla è sufficiente bollirla presa direttamente dal congelatore.
Disponibili nei formati triangolare grande, quadrato, quadratino, semicerchio, conchiglia o tortellino.
- Ravioli picentini di ricotta, pecorino e prezzemolo
- Raviolini cacio e pepe
- Ravioli alla provola affumicata e funghi
- Ravioli di castagne e funghi porcini
- Ravioli di ricotta e tartufo
- Ravioli di ricotta e spinaci
- Ravioli di ricotta e ortiche
- Ravioli di baccalà e patate
- Agnolotti piemontesi di stufato
- Tortellini emiliani
Paste di semola secche
Abbiamo scelto farine di grano duro o farro coltivati in Puglia o nelle province di Benevento, Avellino e Salerno; raffinate o semintegrali, di varietà moderne o antiche, come il Senatore Cappelli macinato a pietra. Le impastiamo con acqua di Acerno e le seccchiamo a temperatura ambiente, producendole solo nei mesi estivi.
- Rigatoni
- Eliche
- Gigli
- Sedanini rigati
- Conchiglie
- Paternostri rigati
- Spaghettoni
Paste regionali
Estruse o laminate, lavorate a macchina o a mano, sono le paste piú rappresentative della tradizione italiana. Sono prodotte con farine di grano duro o tenero italiano, acqua di montagna di Acerno e uova fresche di galline allevate all’aperto da aziende dei monti Picentini. Quelle di formato sottile sono essiccate a bassa temperatura, mentre quelle piú spesse vengono surgelate al pari della pasta ripiena per preservare la consistenza tipica della pasta fresca.
Paste secche, sottili e con sole uova
- Tagliatelle: emiliane, alte 7 millimetri.
- Fettuccine: laziali, alte 3 millimetri.
- Tagliolini: molisani, alti 2 millimetri.
- Tagliolini ai trenta tuorli: piemontesi, di soli tuorli, alti 2 millimetri.
- Pappardelle: toscane, tagliate a mano e alte 2 centimetri.
Paste surgelate, di spessore maggiore
- Spaghetti alla chitarra: abruzzesi, a sezione quadrata da 2 millimetri.
- Matassa: campana, di semola e acqua, lavorata a mano.
- Scialatielli: campani, con latte, uova, pecorino romano e basilico.
- Bigoli: veneti, di grano tenero, uova e acqua.
- Lagane: lucane, di farina mista e acqua.
- Strangozzi: umbri, di farina mista, acqua e olio, a sezione rettangolare.
- Troccoli o maccaronara: pugliesi, di farina mista e acqua.
Primi piatti pronti
Primi piatti della tradizione italiana in porzioni surgelate pronte per essere mangiate. Basta scongelare e scaldare la porzione, in una teglia se nel forno tradizionale oppure direttamente nel piatto se nel forno a microonde. Perfette da tenere conservate a casa per cenare in un attimo, e per locali senza licenza di cucina che vogliono servire piatti caldi ai loro clienti piú affamati.
- Lasagne: lasagne tradizionali all’uovo con ragú di pomodoro, carne macinata di manzo, mozzarella e besciamella.
- Ravioli al sugo: i nostri ravioli picentini di ricotta, pecorino e prezzemolo conditi con sugo di pomodoro e grana padano.
- Pasta al forno: timballo di rigatoni con ragú di carne, mozzarella, carne macinata di manzo, uova e grana padano.
- Gnocchi alla sorrentina: gnocchi di patate con salsa di pomodoro, mozzarella, grana padano e basilico.
- Matassa con ceci e acciughe: matassa irpina tirata a mano in bianco, con una salsa di ceci, acciughe e aglio.
- Pappoli con fagioli e porcini: zuppa di piccoli gnocchi non cavati tradizionale dei Picentini e dell’Irpinia, con fagioli tondini e funghi porcini.
Contatti
Scrivici per ordinazioni, richieste di informazioni e per restare aggiornato sulla calendarizzazione della nostra produzione.